La società moderna ci ha a portato nella maggior parte dei casi a sottostare ad alcuni obblighi veri e propri in fatto di servizi e forniture energetiche, sotto forma di bollette e canoni di vario tipo. Se la condizione legata all’energia appare come un problema già molto attuale, anche per le problematiche sorte a causa dell’inflazione, sono ovviamente le risorse legate ai beni di prima necessità come energia elettrica, acqua e gas naturale a preoccupare la cittadinanza quanto gli stati. Ma anche altre forme di obblighi di pagamento risultano essere particolarmente “Indigesti”, come la tassa televisiva, in Italia nota come Canone Rai.
Tassa poco amata
Il Canone Rai infatti a dispetto di questa denominazione è un’imposta a tutti gli effetti, calcolata in maniera generica per tutti i cittadini che sono muniti di un apparecchio televisivo. L’importo è fisso e calcolato in base al possesso e non all’utilizzo, fattore che ha contribuito a rendere questa imposta così poco “Popolare” in senso stretto, da parte della popolazione italiana. Se ancora oggi si tende a considerare la tassa televisiva non così urgente e necessaria da pagare, la realtà è diversa, in quanto lo stato non può fare a meno di questa imposta, che ogni anno porta oltre un miliardo e mezzo di euro nelle casse dello stato. Dal 2016 e fino al 2022 il Canone Rai corrisponde ad un importo di 90 euro, dilazionato in 10 rate da 9 euro l’una, associate alla bolletta della luce.
Canone Rai, cosa succede se non lo pago? “Attenzione”
Ma cosa succede se non si paga il Canone Rai? In primis si va incontro ad un iter legato a multe, ossia sanzioni amministrative, che possono essere da 2 fino a 6 volte l’importo annuo, quindi da 180 a 540 euro, oltre a dover comunque pagare il corrispettivo. Se l’utente decide comunque di non pagare neanche dopo i solleciti, la pratica passa in mano all’Agenzia delle Entrate, che dopo alcuni mesi apre un fascicolo ed iscrive al ruolo l’evasore della tassa televisiva. Questo viene “iscritto al ruolo” e viene aperto un fascicolo che porta al blocco del conto in banca e al pignoramento dei beni.