Telepass, non usarlo mai su un’altra auto: ecco cosa rischi

A partire dal secondo dopoguerra il nostro paese ha attraversato una fase di ripresa economica conosciuta come Boom Economico o anche Miracolo Economico italiano, costituita da una serie di eventi che hanno permesso all’Italia di modernizzarsi sotto molti punti di vista, anche quello stradale. Con lo sviluppo delle autostrade è emerso anche quello delle code sopratutto in punti come i caselli, ed ecco che, seppur in contesti molto più recenti è stato concepito il Telepass, la più comune metodologia di pagamento automatizzato dei pedaggi.

Il Telepass fin dal principio è stato concepito e gestito dall’omonima società per azioni che a partire dagli anni 90 offre servizi di questo tipo sotto forma di vari abbonamenti, oltre che fornire ai propri clienti uno speciale apparecchio dotato di Transponder che serve a “comunicare” con il ricevitore presente all’interno dei caselli adibiti. Questa comunicazione di fatto “ufficializza il passaggio del veicolo” e fa si che la transazione venga registrata sul sistema. Ogni abbonamento mette a disposizione due targhe per l’associazione, ossia questo significa che il transponder può essere utilizzato presso due veicoli differenti. Attraverso l’app ufficiale, ma anche recandosi presso un Punto Blu è possibile cambiare queste targhe in modo autonomo. Ma cosa succede se si utilizza il dispositivo a bordo di un’auto la cui targa non risulta essere registrata?

Telepass, non usarlo mai su un’altra auto: ecco cosa rischi

Nella maggior parte dei casi non succede niente, perchè la comunicazione avviene tramite un sistema ad infrarossi: il riconoscimento viene considerato “corretto” quando il dispositivo sviluppa due suoni acuti, a distanza di pochi secondi. Tuttavia se questo non accade, e il casello non riesce a riconoscere il dispositivo autonomamente, in quel caso si provvede al riconoscimento tramite foto della targa. Se viene registrata una discrepanza, il sistema permette l’accesso ma fa pagare l’importo più alto possibile, corrispondente alla corsa più lunga

Una sorta di “disincentivo” quindi, mentre può configurarsi una multa se il sistema non ha riconosciuto la targa (l’importo solito è di 85 euro).

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