AIRC festeggia 30 anni: focus sul tumore al seno

AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, festeggia quest’anno trent’anni di attività. Come ha sempre fatto, l’associazione si concentra sulla ricerca per le cure contro i tumori, e in particolar modo contro il tumore alla mammella. La campagna di sensibilizzazione è raccolta fondi è simboleggiata da un nastro rosa incompleto: perché si colori del tutto è necessario l’impegno delle donne, che devono sottoporsi agli screening e agli esami di controllo raccomandati; l’impegno dei ricercatori, al lavoro per mettere a punto nuove terapie; e l’impegno dei partner e dei sostenitori, che hanno consentito ad AIRC di destinare solo nel 2022 15 milioni di euro a 161 progetti di ricerca e borse di studio in quest’ambito.

La spilletta sarà distribuita a fronte di una donazione minima di 2 euro dai Comitati Regionali di Fondazione AIRC, in migliaia di farmacie e punti di distribuzione su tutto il territorio, e sarà acquistabile su Amazon. In questi giorni la campagna è in piena diffusione. La nostra redazione vi propone gli interventi di Margherita Granbassi e Alessandra Gennari in onda su Omnibus, a La7 Tv.

Campagna AIRC contro il tumore al seno

Queste le parole di Margherita Granbassi, campionessa olimpica e testimonial AIRC, ospite nei giorni scorsi a La7 per parlare della prevenzione del tumore alla mammella: “Mia madre è una volontaria AIRC da sempre, andavo con lei nelle piazze. Quando sono diventata famosa abbiamo unito le forze con AIRC, aiuto a livello comunicativo. Il tumore alla mammella aolpisce una donna su 8 nella vita, ci sono stati 55mila casi in Italia solo nello scorso anno. La prevenzione deve arrivare al suo obiettivo. Molti sono toccati personalmente o in famiglia dalla malattia tumorale, anche in altre forme. Il messaggio deve essere chiaro, e bisogna spingere sull’importanza della prevenzione.

Anche in questi casi ci si fa sopraffare dalla paura, ma non bisogna farsi fermare nella prevenzione dai nostri timori. Raccomando a tutti di fare i controlli preventivi del caso, può salvare la vita. Sostenere la ricerca è fondamentale, e basta un piccolo gesto, come mandare un SMS al 45521. La donazione di 2 Euro alla ricerca arriva via smartphone, dal telefono fisso si possono donare 5 Euro. Si può contribuire anche acquistando una spilletta sul sito di nastro rosa, così come questa è disponibile su Amazon. Il nastro, volutamente incompleto, simboleggia il fatto che “ci manca tanto così” per curare tutte le donne ammalate di tumore al seno”. 

La voce dell’esperta

Le parole della dottoressa Alessandra Gennari a La7: “La maggior parte dei tumori al seno è in forma curabile, la sopravvivenza a 5 anni è dell’88%, aumentata del 10% rispetto a 30 anni fa. La sopravvivenza è aumentata sia per la maggior adesione alle politiche di screening, sia perché le diagnosi sono più precoci e quindi curabili. Dall’altra parte sono arrivate novità terapeutiche, che stanno rendendo questa forma tumorale più curabile. Grazie all’introduzione di tecniche di chirurgia conservativa e senologica plastica, il risultato è compatibile con una vita normale anche con la necessità di effettuare una mastectomia.

Ci sono nuove terapie mediche, a bersaglio molecolare, che hanno aumentato le possibilità di guarire. Abbiamo anche capito come arginare la perdita dei capelli con la chemioterapia. Il Covid ha avuto un fortissimo impatto sia sui malati di Covid sia sugli screening. Questi ultimi fortunatamente hanno recuperato il tempo perso, anche se stiamo avendo maggiori diagnosi di forme avanzate. Negli ultimi due anni alcuni farmaci hanno radicalmente cambiato la cura delle forme avanzate, ed alcune ci fanno intravedere una possibilità di cura anche per la cura del tumore della mammella in forma avanzata”. 

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