THC in biscotti e caramelle: attenzione ai bambini. Ecco cosa sta succedendo

Biscotti e caramelle al THC, e cioè al tetraidrocannabinolo, il principio attivo psicotropo della cannabis. È questa la scoperta fatta all’interno di un sequestro effettuato a Bolzano alla fine dello scorso mese di agosto che ha poi determinato una serie di provvedimenti che hanno generato l’allerta in tutta Italia.

In particolar modo l’Istituto Superiore di Sanità, preso atto dei risultati dell’analisi dei RIS sui prodotti sequestrati, ha diramato un comunicato inviato a ministero della Salute, assessorati regionali alla Salute, Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e altri organismi sanitari per alzare l’allerta sui rischi connessi a questi prodotti. Andiamo a vedere quali sono.

Biscotti e caramelle alla cannabis: cosa sta succedendo

Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità, ha spiegato quanto sta accadendo all’agenzia Adnkronos, che ha diffuso la notizia e i contenuti del comunicato. La dottoressa Pacifici ha spiegato che, a differenza di quanto riscontrato in passato, questo sequestro ha evidenziato una somiglianza pressoché assoluta dei prodotti a quelli abitualmente consumati dai bambini.

Parliamo di caramelle gommose a forma di orsetto, anellini di cereali per la colazione, biscotti rotondi simili ai brownies o con gocce di cioccolato, patatine. Da ciò la preoccupazione di una pericolosissima ingestione involontaria e accidentale di questi prodotti psicotropi da parte dei più piccoli. Che potrebbero avere gravissime conseguenze da questa ingestione, non solo per gli effetti psicoattivi – che potrebbero essere più forti e prolungati – ma perché il THC può essere pericoloso per i bambini sia a livello neurotossico che cardiotossico.

Al momento la vendita e l’acquisto di questi prodotti è possibile solo attraverso internet, e la speranza delle autorità è che non finiscano sugli scaffali dei nostri negozi. Ma il sequestro pluri-prodotto ha generato una preoccupazione forte perché la somiglianza delle cose sequestrate agli originali è risultata davvero fortissima.

Gli effetti dell’ingestione del THC

Come ricorda il documento d’allerta diffuso dall’ISS, “Il Thc assunto per via orale può provocare insorgenza ritardata e maggiore durata degli effetti rispetto all’assunzione per inalazione. Possono essere necessarie fino a 2 ore perché gli effetti si manifestino dopo l’ingestione di prodotti commestibili contenenti Thc. Inoltre, durante la digestione, il Thc è soggetto al metabolismo di primo passaggio e viene ampiamente convertito in 11-idrossitetraidrocannabinolo, che penetra la barriera emato-encefalica più rapidamente del Thc, provocando effetti psicoattivi più duraturi rispetto a quanto avviene per inalazione.

Al di là di un consumo consapevole da parte degli adulti, preoccupa per i bambini la possibilità che l’esposizione involontaria porti ad un consumo eccessivo soprattutto da parte loro, nei quali può con rischi maggiori causare importante cardiotossicità (es. tachicardia), ipotensione e neurotossicità (es. convulsioni, coma). In età pediatrica/adolescenziale il THC ingerito può avere un ruolo importante anche nel determinare manifestazioni psichiatriche, e si sottolinea ancora come i bambini possano manifestare quadri clinici relativi alla tossicità indotta da Thc più gravi e prolungati rispetto agli adulti. Parliamo soprattutto di letargia, atassia, allucinazioni, e nei casi più gravi depressione respiratoria, riduzione dello stato di coscienza/sincope, convulsioni, coma e tachicardia.

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