Scopri i segreti per coltivare questa pianta bellissima e rigogliosa!

Il lillà, noto anche come Syringa, è una pianta fiorifera originaria del Medio Oriente e coltivata in Europa dal XVIII secolo. Scopri come curare questa pianta per ottenere fioriture durature e abbondanti sia in vaso che in giardino.

Il lillà, noto anche come Syringa, è un genere di piante arbustive appartenenti alla famiglia delle oleacee. Queste piante sono originarie dell’Estremo Oriente, Persia e Asia settentrionale. Nel XVIII secolo, il lillà è stato importato in Europa e successivamente migliorato dal vivaista Victor Lemoine, che ha selezionato le varietà coltivate ancora oggi.

Il lillà è un arbusto a fioritura primaverile che può raggiungere altezze fino a 6 metri. La varietà più comune in Europa è la Syringa vulgaris, coltivata principalmente come pianta ornamentale. Questa pianta è endemica del bacino del Mediterraneo ed è amata dagli appassionati di giardinaggio.

Coltivati in siepe, i lillà si sviluppano come piccoli alberi con chiome folte e tronchi molteplici. Fioriscono tra aprile e maggio, producendo fioriture abbondanti riunite in grappoli piramidali. I fiori possono essere semplici o doppi e presentano una varietà di colori, dal bianco al rosso purpureo, passando per il rosa, il blu e il viola.

Storia e significato del lillà

Oggi il lillà è principalmente coltivato a scopo decorativo, ma un tempo veniva utilizzato anche per scopi terapeutici. L’olio ricavato dalla macerazione dei fiori veniva utilizzato per alleviare affezioni reumatiche e creare essenze aromatiche e profumi. Secondo la leggenda, le Fate amavano circondarsi di fiori di lillà e li piantavano per purificare i luoghi infestati dal male. Nel linguaggio dei fiori, il lillà bianco indica la purezza e l’innocenza giovanile, mentre il viola simboleggia un amore appassionato.

Cura del lillà in giardino

I lillà sono piante arbustive rustiche e resistenti che non richiedono particolari cure. Hanno bisogno di una buona terra da giardino, anche calcarea, e di esposizione al pieno sole. È consigliabile piantare i lillà in autunno o in primavera, lontano dai periodi di freddo intenso o caldo estivo. Durante il primo anno, è consigliabile privare la pianta di alcuni fiori per favorire lo sviluppo radicolare. Le annaffiature devono essere regolari, ma non eccessive, e è consigliabile concimare il terreno con del letame nell’autunno successivo alla messa a dimora.

Una pianta che necessita di poche cure una volta messa a dimora

Dopo 2 anni dalla messa a dimora, il lillà diventa autonomo anche dal punto di vista idrico e resiste ai periodi di siccità prolungati e alle malattie più comuni. Non è necessario effettuare potature particolari per favorire la fioritura, ma è consigliabile rimuovere i fiori appassiti per preservare la crescita dei giovani germogli. In giardino, i lillà possono essere coltivati da soli, in gruppo o in siepi libere distanziati almeno 1,5 metri l’uno dall’altro.

Coltivazione del lillà in vaso