Le clementine fanno bene? Proprietà, controindicazioni, calorie, periodo

Con l’approssimarsi della stagione invernale, iniziano a “comparire” sugli scaffali dei supermercati e dei negozi di ortofrutta diverse forme che sono legate indiscutibilmente ai climi ed ai periodi più rigidi, come le clementine, simili ad altre forme di agrumi dalle dimensioni medio / piccole, ma che costituiscono una variante estremamente apprezzata, un ibrido diffuso da più di un secolo che viene spesso apprezzato anche per la generale mancanza del seme all’interno della polpa del frutto, ma le clementine fanno bene?

Gli effetti sull’organismo sono senz’altro perlopiù positivi ma anche in questo caso vanno menzionate alcune potenziali casistiche che possono rendere le clementine quantomeno da attenzionare nel consumo.

Quali sono gli effetti sull’organismo delle clementine, conosciute e spesso confuse anche con il tradizionale mandarino?

Le clementine fanno bene? Proprietà, controindicazioni, calorie, periodo

le clementine fanno bene

Rispetto al mandarino la  clementina è tonda e più grande di dimensioni, ed ha un colore più “forte” ed un gusto generalmente più dolce. Costituisce un ibrido, le cui prime documentazioni risalgono all’inizio del 20° secolo. I botanici sono riusciti a risalire alle “origini” della clementina che risulta essere stata sviluppata attraverso un ibrido tra il mandarino mediterraneo e l’arancio dolce.

E’ un tipico frutto invernale, che tende a raggiungere la massima maturazione dalla parte finale di ottobre fino al mese di gennaio, anche se resta disponibile almeno, nella maggior parte dei casi per un altro mese, costituisce quindi un frutto percepito come Invernale.

Le proprietà sono simili a quelle di qualsiasi altro agrume, è ricco di vitamina C, ha un buon apporto di sali minerali ed un consumo sia come snack che a fine pasto costituisce una buona idea sia per idratarsi (è infatti un frutto ricco di acqua, tra le altre cose) ma anche per stimolare un progressivo processo di digestione.

Sembrano essere efficaci per ridurre progressivamente l’apporto in eccesso di colesterolo “cattivo” e la potenzialità antiossidante nonchè il contenuto di acido folico rende questi frutti (generalmente più appetiti dei mandarini anche per i più piccoli) particolarmente utili anche per i bambini e per le donne incinte, che generalmente necessitano di un apporto di nutrienti maggiore. Inoltre regola la pressione arteriosa quindi in parte riesce a svolgere ruoli di antistress vero e proprio tra i vari cibi invernali.

Non ha vere e proprie controindicazioni in quanto è un alimento consumabile anche da chi soffre di diabete ed anche per chi registra un regime alimentare ipocalorico, da questo punto di vista è un cibo “sicuro”.