Esiste un modo preciso per annaffiare i gelsomini: ecco quale

Per annaffiare i gelsomini non puoi fare come vuoi ma devi seguire il metodo specifico consigliato dai fioristi e dai vivaisti. La sua fragranza così dolce e invitante è piacevole da sentire nel nostro giardino o quando si passeggia a fianco delle abitazioni. Sono una crocevia di richiami non solo per noi umani ma anche per le api, le quali sono molto ghiotte del nettare dei gelsomini.

Il profumo aumenta in concomitanza con l’annaffiatura, per cui se annaffi spesso e in maniera regolare allora la sua intensità aumenta. In caso contrario ci sarà sono una parvenza di effluvio che ricorda vagamente la pianta di gelsomino. L’annaffiatura dovrà poi aumentare con la salita delle temperature, in quanto è una pianta rampicante, in piena fioritura, e ha bisogno di tutta la sua energia.

Dobbiamo ricordarci, infatti, che l’acqua per le piante è come il cibo per noi: funge da accumulatore di energia. Quando siamo sottotono abbiamo bisogno di assorbire delle sostanze nutritive che ci restituiscano la forza di cui abbiamo bisogno. Lo stesso dicasi per le piante. Loro, per fortuna, non hanno bisogno di particolari alimenti ma solo dell’acqua.

E non di un’acqua stantia o recuperata chissà dove. Hanno bisogno di un tipo di acqua che contenga minerali, che sia a temperatura ambiente e che non contenga troppo calcare, il quale andrebbe a indebolire fusto e foglie. Quindi, dobbiamo controllare come si presenta l’acqua del nostro rubinetto. Se abbiamo la fortuna di avere un corso d’acqua che passa vicino a casa meglio usare esclusivamente quello specifico tipo di acqua.

Per quanto contaminato avrà sicuramente più nutrienti. Certo se l’acqua è eccessivamente inquinata meglio ricorrere a quella casalinga. Oppure possiamo realizzare dei contenitori di raccolta dell’acqua piovana così da poter sfruttare almeno in parte quella regalata durante i temporali da Madre Natura.

Cosa serve per annaffiare i gelsomini: le regole

Dopo aver specificato per bene il tipo di acqua andiamo a sottolineare l’importanza di annaffiare i gelsomini sul terreno. Non facciamo gocciolare l’acqua dall’alto perché andremo a bagnare i fiori i quali potrebbero staccarsi o rovinarsi. Inoltre, andremo a eliminare in parte il profumo e sarebbe un peccato.

Il sistema migliore per annaffiare i gelsomini è l’irrigazione a goccia. In questo modo il terreno mantiene sempre una temperatura costante e il terriccio rimane umido. Non c’è niente di peggio, infatti, per la salute del gelsomino di far seccare il terreno. In mancanza di acqua le foglie iniziano subito a ingiallire e i fiori cadono copiosamente.

Quando vediamo una reazione del genere significa che non stiamo dando abbastanza acqua e che dobbiamo aumentare il nostro apporto idrico. Scegliamo la sera o la mattina presto per annaffiare nella stagione estiva e durante il giorno in inverno. In inverno, l’apporto idrico può abbassarsi e l’annaffiatura può essere fatta anche ogni 3/4 giorni. Basta controllare sempre che il terreno non sia eccessivamente secco. Nel periodo invernale possiamo passare all’annaffiatura a canna che risulta più funzionale dato che con le gelate l’irrigazione a goccia potrebbe ghiacciare e rompersi all’improvviso.