Bonifici, non farli mai in questi casi: ecco quali. “Attenzione”

Il contesto legato al denaro sta cambiando, anzi il processo “evolutivo” risulta essere in atto da tempo, e al netto di “complottismi vari” la necessità diffusa anche nel nostro paese vede il denaro elettronico acquisire sempre più spazio e considerazione. La motivazione è pratica e facilmente spiegabile: un contesto storico/culturale come quello nostrano deve limitare gli sprechi e fenomeni come l’evasione fiscale, portato dalla scarsa tracciabilità, risultano essere prioritari. Se con i contanti è ancora relativamente facile “celare” una transazione anche importante in termini economici, i vari bonifici e pagamenti tramite carte di vario genere permettono una tracciabilità e quindi una possibilità di tenere il tutto sotto controllo.

Bonifici, non farli mai in questi casi: ecco quali. “Attenzione”

Anche se nel nostro paese una certa fetta di popolazione è ancora legata ad un uso massiccio di contanti per varie ragioni (di recente si sta parlando molto delle “proteste” contro le sanzioni per le multe legate all’obbligo di POS, recentemente “scattate”), i bonifici sono sempre più differenziati ed utilizzati ma non rappresentano uno strumento senza insidie e criticità.

Per quanto riguarda il contesto europeo, tendenzialmente si “rischia poco”, in quanto opera quasi totalmente attraverso l’area unica dei pagamenti in euro, detta anche Area SEPA: si tratta di una sorta di standard tecnologico ma non solo che velocizza i bonifici in tutto il continente.

Un bonifico non dovrebbe essere effettuato, anche se può risultare superfluo ricordarlo, se non si hanno sufficienti informazioni sul destinatario: bisogna essere sempre associato il nome del titolare (o dell’azienda), mentre non si hanno particolari problemi dal fronte “limite” di denaro che si può inviare, se “passa” attraverso il circuito SEPA citato, mentre si applicano alcune restrizioni in termini di “trasparenza” quando si inviano importi al di fuori di quest’area.

Attenzione anche ad “abusare” del bonifico istantaneo: si tratta di una forma molto diffusa per inviare importi in pochi secondi: questa forma di bonifico non è tracciabile quindi non risulta essere rimborsabile.

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