Canone Rai, cosa succede se non pago? Ecco cosa rischi

Se è vero che a nessuno piace pagare per niente che non risulti assolutamente indispensabile e necessario, il contesto delle tasse costituisce uno degli esempi più famosi e caratteristici degli “obblighi di pagamento”, oltre a quello delle bollette. Anche alcuni di questi obblighi risultano decisamente “poco graditi” anche se non sono così esosi in termini economici, come il Canone Rai, che da parte di molti continua a non essere percepito come una tassa quanto piuttosto ad una sorta di “formalità” per finanziare il servizio pubblico.

Tassa televisiva

In realtà a partire dal nome, che nella forma più corretta è Tassa Televisiva si intuisce una forma di obbligatorietà di questa imposta, che è stata concepita da oramai molto tempo come un “fastidio” da pagare, da parte della quasi totalità della popolazione italiana, notoriamente munita di un apparecchio televisivo. La tassa televisiva è un’imposta sul possesso e non sull’utilizzo e come tute le tasse “va pagata” per evitare di incorrere in “spiacevoli effetti”. Tuttavia si tratta di una delle imposte più evase in assoluto, anche dopo essere stata inclusa ed inglobata nella fatturazione dell’energia elettrica, solo 1 cittadino su 3, in media, salda regolarmente il Canone Rai.

Canone Rai, cosa succede se non pago? Ecco cosa rischi

Quali sono le conseguenze? Non dissimili da quelle di qualsiasi altra imposta obbligatoria: pur non essendoci alcun tipo di “distacco” in primis l’utente “evasore” è portato a pagare una maggiorazione sul canone annuo, da 2 a 6 volte l’importo standard (che è di 90 euro), oltre a dover pagare anche il periodo di tempo non pagato.

Se anche dopo un avviso di pagamento questo non viene saldato, l’Agenzia delle Entrate apre il cosiddetto “fascicolo” come per qualsiasi altra imposta non versata, con il successivo iter che vede lo sviluppo dei vari pignoramenti ed eventuale confisca dei beni, compresi quelli legati ai propri risparmi.

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