Da quando non si potrà più pagare in contanti?

Oramai sono sette anni che chi attua attività di vendita di prodotti e attività di servizi è vincolato ad accettare pagamenti realizzati tramite carte di debito e carte di credito se l’importo oltrepassa i 30 euro. La clientela, specialmente quella di fascia più giovane, si è prontamente indirizzata verso l’impiego di pagamenti elettronici, lasciando gradualmente i contanti. Fino a questo momento, e fino a fine 2022, non è attesa nessuna sanzione per chi non accetta pagamenti elettronici.

Da quando non si potrà più pagare in contanti?

Dal 1° gennaio 2023, a prescindere dall’importo, difatti non vi sarà più la soglia minima di 30 euro. Quindi anche solo per un caffè, è stata prevista l’applicazione di una sanzione specifica pari a 30 euro più il 4% del valore della transazione. Questo per chi non accetta i pagamenti per almeno una carta di debito e una carta di credito, in presenza o in carenza dello specifico apparecchio.

Per queste violazioni si osservano le norme generali sulle sanzioni amministrative, ma è scartato il pagamento in misura ridotta per oblazione amministrativa. La verifica e il controllo non sono a cura degli impiegati fiscali ma della polizia giudiziaria e degli organi incaricati al controllo. Questo sul rispetto delle disposizioni punite con sanzioni amministrative, che dovranno mandare rapporto al prefetto del territorio dove è effettuata la violazione.

Il limite all’uso dei contanti, che in un primo momento era stato abbassato a 999,99 euro per tutti, rimane a 1.999,99 per tutto quest’anno. Per poi passare a 999,99 dal 1° gennaio 2023. Pertanto, dal prossimo anno, da 1.000 euro in su per poter spostare risorse da un soggetto a un altro e per ogni unico pagamento sarà imprescindibile l’impiego di strumenti tracciabili cioè bonifico bancario o postale, carta di credito o di debito, bancomat, assegni non trasferibili e simili.

Questo limite non potrà essere sorpassato nemmeno se, per aggirare il divieto, si suddividono i pagamenti. Si valuta tale una manovra unitaria sotto il profilo economico posta in essere tramite più operazioni, singolarmente ridotti a quel limite, eseguite in situazioni diverse e in un periodo di tempo di sette giorni o anche maggiore se ricorrono elementi per ritenerla artificiosa. Ecco dunque quando non sarà più possibile pagare in cintanti liberamente.

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